L’ipnosi si è rivelata molto utile in ostetricia, anestesiologia, chirurgia ed odontoiatria con finalità diverse.
• Ipnosi e ostetricia In ostetricia l’ipnosi può rappresentare un valido aiuto sia nel periodo della gestazione che al momento della nascita, eventi che possono essere vissuti con grande calma, serenità, fiducia in sé stesse, se si è riusciti a stabilire il giusto equilibrio psicosomatico, a facilitare lo scarico delle pulsioni aggressive e potenziare le motivazioni attraverso una condotta attiva e cosciente. L’ipnosi può inoltre consentire di vincere i disturbi legati alla gestazione quali nausea, vomito, ansia, insonnia e la componente “dolore” legata al parto.
• Ipnosi e anestesiologia L’ipnosi può, in certi soggetti particolarmente recettivi, sostituire del tutto l’anestesia farmacologica, quando essa sia controindicata, o venire associata a dosi minori di anestetico non solo in interventi di piccola chirurgia ma addirittura in tagli cesarei, nonché in isterectomie o in altri interventi. Nel dolore le componenti psicologica e relazionale spesso prevalgono; in ipnosi si possono utilizzare tali componenti come informazioni per indurre rilassamenti e visualizzazioni. Una nuova tecnica usata è quella della progressiva diminuzione della mappa cerebrale, imparando a renderla progressivamente sfocata e poi inattiva nel trasmettere il dolore.
• Ipnosi e chirurgia In chirurgia l’ipnosi dovrebbe permettere di affrontare con maggior sicurezza e minor ansia l’intervento, di ridurre la fatica cardiorespiratoria, epatica e renale, di attenuare o abolire rapidamente sintomi postoperatori quali tosse, vomito, ritenzione urinaria e di accorciare il periodo postoperatorio.
• Ipnosi e odontoiatria Il campo di lavoro dell’odontoiatra è la bocca: una miniera di sensazioni, impulsi, emozioni e sentimenti. Sono frequenti le sensazioni d’ansia nel recarsi dal dentista; ecco allora l’importanza di aiutare il paziente ad affrontare ciò che lo preoccupa spostando l’attenzione da un piano percettivo ad un altro, cioè dal piano cinestetico a quello uditivo. In odontoiatria, tramite l’ipnosi, si può eliminare il vomito, si può ottenere l’immobilità della lingua e delle guance, si può ridurre la secrezione salivare, facilitare la presa di impronte e di radiografie oltre che ridurre l’ansia e la paura anche nei bambini.
L’ipnosi viene presa in considerazione inoltre nei disordini dell’alimentazione, nel controllo del fumo e nei disturbi legati all’impotenza ed alla frigidità.
Può aiutare a superare malattie psicosomatiche di varia natura, risolvere diversi problemi comportamentali e combattere il dolore.
Durante l’ipnosi si registra una variazione fisiologica della normale attività nervosa, che può influire anche su alcuni meccanismi che non dipendono dalla volontà come, ad esempio, la pressione arteriosa e il battito cardiaco. La conclusione è che con la trance ipnotica si può intervenire in modo soddisfacente su diverse problemi legati alla sfera psicologica e sulla salute.
Uno dei campi in cui con l’ipnosi si ottengono buoni risultati è la terapia del dolore:
• nel dolore ischemico;
• in alcune forme di cefalea (soprattutto quella tensiva);
• nel dolore muscolo-scheletrico, come le fibromialgie;
• nel dolore cronico;
• nei piccoli interventi chirurgici e odontoiatrici. Una possibilità utile soprattutto per le persone intolleranti agli anestetici.
“Nel dolore acuto, i risultati più importanti si ottengono con i soggetti maggiormente suggestionabili” spiega Giuseppe De Benedittis, neurochirurgo responsabile del Centro di terapia del dolore del Policlinico di Milano e vice presidente della Società Italiana di Ipnosi ” che sono però una minoranza della popolazione (dal 5 al 10 per cento).
Unica eccezione: i grandi ustionati, che per motivazioni non ancora totalmente chiarite, sono particolarmente suscettibili al trattamento ipnotico (70 per cento dei soggetti). In queste persone, l’ipnosi si utilizza non solo per ridurre il dolore provocato dalle ustioni, ma soprattutto per quello indotto dalle medicazioni, che è ancora più intenso”.
L’ipnosi contro disturbi gastrici e asma
L’ipnosi ha buone probabilità di successo in tutte quelle forme legate ai disturbi digestivi, rimo fra tutti il colon irritabile.
Non consumare cibi che favoriscono la sensazione di gonfiore; oppure consumare la frutta lontana dai pasti per evitare che fermentando aumenti la sensazione di gonfiore o non rimandare il momento in cui si sente lo stimolo ad evacuare, sono tra i consigli raccomandati per prevenire o evitare la colite.
Ma quando tutto questo non funziona, può essere efficace l’ipnosi, raccomandata anche per gli altri disturbi in cui la psiche è origine o concausa, come nel caso di:
• ulcera duodenale;
• gastrite;
• disturbi legati all’apparato cardiocircolatorio;
• tachicardia.
Anche l’asma, può avere origini psicosomatiche, e può avere riscontri positivi grazie alla sua capacità di intervenire sulle strutture nervose che regolano la contrazione dei bronchi che, entrando in funzione a “sproposito”, riducono il normale afflusso di aria nei polmoni. Le sedute consigliate in questi casi sono almeno dieci.
