Ci sono varie definizioni associate all’ipnosi. IPNOSI etimologicamente significa “sonno”. Tuttavia essa non può essere definita come tale ma, in generale, come una modalità di funzionamento del sistema nervoso, uno “stato alterato di coscienza”, diverso sia dal sonno naturale che dalla veglia, che in seguito a stimoli precisi attiva un processo mentale ed un coinvolgimento del corpo. L’ipnosi è anche una tecnica terapeutica che conduce il soggetto da una condizione di “sonnolenza” ad una di “sonno apparente”, con integrità di coscienza fino ad una condizione di “sonno profondo”. L’ipnosi è il metodo naturale più efficace per favorire i processi interni di autoguarigione. Come umani ne siamo costituzionalmente dotati. Il problema è che, per ragioni culturali, non siamo più abituati a mantenerci in salute in questo modo, preferendo mezzi estrinseci, di cui accettiamo gli effetti collaterali credendo di non avere alternative. Un terapeuta specializzato può aiutarci a familiarizzare nuovamente con le nostre capacità. In altre parole, volendo usare la metafore del computer, nello stato ipnotico riusciamo a riavviare l’organismo in modalità di ripristino, da amministratori di sistema, col massimo livello di autorizzazioni: possiamo eseguire diagnostiche, aggiornare i vecchi programmi o l’intero sistema operativo, con successivi upgrade in futuro. Durante una seduta veniamo con i giusti tempi e le giuste modalità avviati, o per meglio dire, accompagnati in uno stato di consapevolezza corporea profonda in cui i processi utili, alla risoluzione dei problemi o al consolidamento di specifiche capacità neuro-cognitive, ne risultano prontamente disponibili e potenziati.
A livello neuropsicologico l’ipnosi si pone così all’interno del continuum dei livelli di vigilanza dell’individuo, in cui l’eccitazione e l’inibizione della corteccia cerebrale, cioè dell’attività nervosa superiore, crescono in modo diverso. Il processo ipnotico si distingue da quello della veglia, del sonno e della fase REM (sogno), proprio perché a determinarlo intervengono strutture cerebrali diverse da quelle degli altri tre processi, e con modalità differenti. L’ipnosi può essere classificata sia secondo un criterio quantitativo (di profondità del sonno ipnotico) sia secondo un criterio qualitativo: si hanno allora lo stato di ipnosi letargico, catalettico e sonnambulico.

Per maggiore chiarezza possiamo fare un paragone con lo stato di veglia: se siamo addormentati noi possiamo essere svegliati da un brutto sogno, da un bisogno fisiologico, da un dolore, magari dalla posizione di un arto che ostacola la normale circolazione sanguigna, da rumori del tipo più svariato (sicuramente quello della sveglia e’ il più frequente e forse il meno simpatico), dal freddo o dal caldo ecc., da qualsiasi situazione insomma possa far scattare il meccanismo neurofisiologico per cui entriamo nello stato di veglia nelle sue varie modalità.
Non diciamo però che lo stato di veglia e’ quello che si produce in noi quando la sveglia suona, differenziandolo da quello che si produce in noi, quando ci capita di alzarci per un bisogno fisiologico e così via. Pur nelle sue varie modalità e gradazioni riconosciamo allo stato di veglia un carattere unitario.
Questo esempio ci aiuta a capire che, come per lo stato di veglia, anche lo stato di ipnosi può essere innescato o mantenuto dagli agenti più svariati.
Quello che ci interessa precisare a livello psicologico e psicoterapeutico e’ che lo stato di ipnosi non e’ quindi il risultato di una tecnica spettacolare o terapeutica particolare, ma e’ un modo di essere dell’organismo e, come tale, qualunque persona normodotata può imparare ad indurlo in se stesso o negli altri.
Da queste premesse, si capisce come siano numerose le metodiche psicoterapeutiche e non, che utilizzano, più o meno inconsapevolmente, nella loro prassi lo stato di ipnosi: dal Training Autogeno, che ne fa un uso massiccio nelle sue varie diramazioni suggestive e analitiche ecc., oltre che ricercare i benefici effetti psicofisici che derivano dal semplice porsi ripetutamente in stato di ipnosi nel ciclo inferiore o somatico, alle piu’ varie Metodiche e Tecniche di rilassamento, al Sogno da Svegli Guidato, fino addirittura alla Psicoanalisi Classica, nel corso della quale e’ naturale che nell’analizzato, disteso sul lettino, e stimolato a osservare il corso dei propri pensieri e a riferirli, possano svilupparsi stati ipnoidali.
Quindi, essendo una possibilità naturale insita alla struttura psicofisica dell’uomo, la produzione dello stato mentale di ipnosi e’ nato, quindi, con l’uomo e, con varie denominazioni, e’ stata utilizzata dai vari popoli nei modi piu’ svariati, a fini religiosi, di illuminazione, terapeutici, di crescita personale, come lo Yoga e altre discipline.